8 maggio 2013

Intervista a Marco Pessina, ricercatore e fondatore del sito GhostHunter.it



di Alessandro Appiani

Il gruppo Emilia Misteriosa inaugura una nuova sezione, dove saranno pubblicate alcune interviste agli "addetti ai lavori" del settore Mistero.




 
Il primo a rispondere alle nostre domande è l'amico Marco Pessina, ricercatore e fondatore del sito GhostHunter.it



 
 


ALESSANDRO APPIANI . Buongiorno Marco, per chi non ti conoscesse parlaci brevemente di te e del tuo sito.


MARCO PESSINA . Buongiorno Alessandro e grazie per avermi proposto di inaugurare questa vostra nuova sezione.

Mi considero una persona curiosa che ha attinto da alcune materie come la psicologia sperimentale, la fisica, la matematica e da alcune “arti” come quella dei prestigiatori e dei mentalisti. Da queste ultime ho preso in particolare le tecniche e gli argomenti che hanno in comune con la sfera del paranormale, come ad esempio cosa ci spinge a riconoscere delle sagome o dei volti nelle fotografie, i “trucchi” usati dai medium nelle sedute spiritiche o più in generale gli stratagemmi che simulano effetti misteriosi come la lettura del pensiero o la levitazione. E ho preso anche le tecniche di persuasione usate da ciarlatani di qualunque tipo per convincere le persone della possibilità di comunicare con l'aldilà e ho studiato i motivi che ci spingono a credere alle leggende o a scambiare un fatto insolito per un evento paranormale.
Il mio sito Ghosthunter.it è lo specchio di questa mia ricerca e nasce proprio con l'intento di divulgare un tipo di informazione critica riguardo ai fatti normalmente considerati misteriosi, cercando di offrire ai lettori gli spunti necessari per potersi costruire un giudizio realmente obiettivo e personale.
All'interno del sito c'è ad esempio una sezione dedicata ai “video” dove gli appassionati potranno mettersi alla prova in maniera attiva e divertente e valutare in prima persona alcuni dei limiti nei nostri processi cognitivi che spesso ci portano a fraintendere alcune situazioni, dandogli erroneamente una matrice paranormale.

 

A.A. Come e quando ti sei avvicinato al settore del Mistero? Con che approccio porti avanti la tua ricerca?


M.P. Come la maggior parte degli adolescenti ero affascinato dai misteri e dal mondo del paranormale, dai racconti sugli spiriti, dai libri e dai film sui fantasmi... Inizialmente ritenevo credibili tutte queste storie, in fondo tutti conoscevano le leggende sui fantasmi, alcuni portavano fotografie e video, c'erano persone speciali che permettevano di parlare con i propri cari defunti attraverso sedute spiritiche e la tv e i giornali parlavano di queste notizie. Dunque doveva necessariamente essere tutto vero! 

Crescendo ho cominciato a non accettare più semplicemente quello che mi veniva raccontato. Ho iniziato a pormi delle domande e a mettere in discussione quello che fino a quel momento era stato il mio unico punto di vista.
Da quel momento è iniziato un lungo periodo di raccolta di informazioni e di studio che mi ha portato ad approfondire le materie menzionate nella domanda precedente.
Mi sono buttato in questo settore spinto da una mancanza di fiducia crescente verso ciò che mi veniva raccontato e verso ciò che leggevo nei libri o guardavo in tv....Se non mi potevo più fidare delle storie raccontate, l'unica alternativa era quella di parteciparvi in prima persona.
Mi piace sempre sottolineare come non ci sia mai stato realmente un fatto misterioso che abbia scatenato questa passione e anzi sorrido quando qualche addetto ai lavori sveli di aver approcciato questo settore per via di un'esperienza paranormale che ne ha segnato la via...
Secondo voi un professionista che ambisce a una buona dose di credibilità partendo da questi presupposti, potrà mai propinarvi un prodotto realmente obiettivo? Sarebbe come fidarsi del consiglio di un venditore di aspirapolveri che davanti alla vostra porta cercherà di vendervi il suo prodotto.
Per questo il consiglio che vorrei dare a chi in questo momento sta leggendo questa intervista è di non accettare le spiegazioni che arrivano dalla tv o da Internet, basandosi esclusivamente sulla fiducia o sulla voglia di credere... Mi piacerebbe che non si fidassero nemmeno del mio punto vista... perché vorrei spingerli a documentarsi e ad approfondire gli argomenti in maniera aperta e sincera in modo da costruirsi il “loro” giudizio.
Con Ghosthunter.it è nato un progetto anomalo perché, a differenza di tutti gli altri “addetti ai lavori”, noi indaghiamo in un contesto che ci interessa e ci appassiona molto ma nel quale fondamentalmente non crediamo....almeno fino a prova contraria.
Il nostro intento in questo settore è di andare in controtendenza ma siamo certi che questo tipo di approccio possa darci un ruolo importante e di riferimento nei confronti di tutte le persone che vogliano avere un parere distaccato.
Per questo motivo la mia personale visione del paranormale cerca di essere il più possibile obiettiva e razionale con una buona dose di sano scetticismo, cercando di valutare in ogni esperienza le spiegazioni in grado di fornire una risposta completa e plausibile.

 

A.A. Dopo essere stato membro di diversi gruppi di ricerca ora sei tornato a essere un ricercatore libero? Qual è stato il tuo percorso in questi ultimi anni?


M.P. E’ vero, per un po' siamo anche stati colleghi... Sono stato membro di alcuni tra i gruppi di ricerca più noti, imparando molto e crescendo insieme. Ho avuto la fortuna di collaborare con persone preparate e spinte puramente dalla passione. La mia evoluzione in questi anni è passata dalla straordinaria bellezza e dal privilegio di trascorrere intere nottate nei castelli al rendermi conto che alla lunga le tecniche di ricerca si basano prevalentemente sempre sugli stessi principi e sugli stessi metodi, nonostante però i risultati non siano mai evidenti o inequivocabili, perché a parer mio basati su una bibliografia bugiarda e senza alcun fondamento.

Mi sono accorto che spesso si tende a scambiare un fatto inspiegabile per un evento paranormale e che molto spesso la voglia di raggiungere un obiettivo porta le persone a trovare “una prova” anche quando non ne esiste alcuna.
Ho deciso così di ritornare a essere un ricercatore libero per dare a Ghosthunter.it la libertà di esporsi ed esporre il proprio punto di vista in maniera autonoma.
Ora collaboriamo con diversi gruppi di ricerca, fornendo le nostre consulenze negli ambiti che più ci appartengono.


 
A.A. Ho trovato molto interessante la tua partecipazione come ricercatore durante una seduta medianica. Vuoi raccontarci come è nata la collaborazione con il gruppo P.A.R.I e come si è svolta l'indagine?


M.P. La collaborazione con il gruppo PARI è un esempio di queste nostre collaborazioni e nasce circa un anno fa quando Lorenzo Righetti (il fondatore) mi contattò spiegandomi l'idea di creare un nuovo progetto, a oggi PROGETTO SERP, in cui cercava di riunire i gruppi di ricerca più attendibili in Italia. L’obiettivo è divulgare un'informazione sincera per controbattere la diffusione di false credenze agevolate dai più potenti e popolari mezzi di informazione e di comunicazione.

Ovviamente accettai di partecipare al progetto anche se in maniera marginale per via di quanto detto precedentemente, cioè per mantenere la libertà di esporre autonomamente il mio pensiero e la mia personale visione del paranormale.
Nell'indagine alla quale ti riferisci, il caso Victor Luthier, sono stato chiamato per cercare di valutare il soggetto, sottoposto su sua richiesta a seduta medianica e di psicografia, non soltanto attraverso un classico monitoraggio strumentale, eseguito dal team PARI, ma per quanto mi riguardava anche sotto l'aspetto dei modi e delle tecniche utilizzate.
Ne è uscito un prodotto eccezionale e ben fatto, che io, Lorenzo (Righetti) e Mauro (Breme) abbiamo voluto far diventare una sorta di documentario proprio per la sua completezza.
Si è parlato di medium, psicografia, xenoglossia, dell'utilizzo di un pendolino e delle varie tecniche, anche psicologiche, utilizzate. Le spiegazioni fornite di questi argomenti, se generalizzate, possono adattarsi benissimo a molti altri casi che trattano gli stessi argomenti.
Quel video non generalizza solo sui presunti medium ma addirittura ci sono gruppi di ricerca che ad esempio utilizzano come tecnica d'indagine l'uso di un pendolino! Mi chiedo cosa penseranno del proprio operato dopo aver visto il nostro video... Difficilmente si trovano in Rete indagini così scrupolose e complete su casi simili... Ritengo che quell' indagine sia una chicca per tutti appassionati e sono contento che ti sia piaciuta.


A.A. Prima di salutarti e ringraziarti per la tua disponibilità ti chiediamo qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri.


M.P. Abbiamo come sempre molte cose di cui occuparci. Ad esempio un editore piuttosto noto ci ha commissionato la stesura di un libro. C'è anche un'indagine in corso in un castello Emiliano, proprio delle vostre parti, ma per il momento non posso rivelare di più.
E per finire stiamo indagando su un mistero legato al Castello Sforzesco di Milano, partito da una leggenda ma che, come in un buon libro giallo, ci sta portando a una profondità che non potevamo immaginare e che sta prendendo un risvolto al quale forse non eravamo preparati, riservandoci senza dubbio molte sorprese.

Presto sveleremo tutto...

Saluto tutti gli appassionati lasciandoli in questo mistero...


Jean Cocteau diceva:

“cos'è la storia dopotutto?
La storia sono fatti che finiscono col diventare leggenda;
le leggende sono bugie che finiscono col diventare storia”



Nessun commento:

Posta un commento