29 aprile 2014

IN NOTTURNA NEL VILLAGGIO DEGLI GNOMI E DEI FOLLETTI

di Emilia Misteriosa





Che cosa accade nei suggestivi boschi che impreziosiscono la Val d’Arda? E’ quello che, da tempo, non poche persone, protagoniste di fatti inconsueti, si domandano. Strane presenze, suoni e rumori tra gli alberi, luci improvvise nella notte; addirittura cavalli che presentano strane trecce nel crine. Le segnalazioni, fra questi colli dell’Emilia, si moltiplicano. Fra tutte, da qualche tempo, ne spicca una, che ha avuto anche un’importante ribalta mediatica, finendo al centro di un servizio di “Mistero”, il celebre programma di Italia1. In questo servizio, curato da Daniele Bossari, un giovane di Franchini di Vernasca, Luca Buzzoni, ha riferito i fatti, davvero insoliti, di cui è stato testimone. In più occasioni, al mattino, avvicinandosi al suo cavallo bianco, Lexus, notando l’animale particolarmente agitato, si è reso conto che lo stesso presentava strane treccine nella criniera, nonostante lo avesse striato accuratamente, come ogni giorno, la sera precedente. Lo stesso giovane, in una occasione, camminando di notte nei boschi tra I Baroni e Vigoleno, si è sentito osservato da numerosi occhietti che si aggiravano tra i cespugli. Cosa, anche questa, inspiegabile, di cui sarebbe stato testimone in una sola occasione. Daniele Bossari, nel corso della trasmissione, ha quindi parlato di ricerche effettuate che avrebbero permesso di risalire alla presenza, in Emilia Romagna, di una antichissima entità, chiamata Mazapegul, che si rifà alla cultura celtica. Nello specifico si tratta di un folletto, metà scimmia e metà gatto, con un cappellino rosso, che di notte viene attratto dagli equini e li agita intrecciandone la criniera.
Ci sono però anche altre segnalazioni di fatti curiosi riguardanti questi boschi della Val d’Arda. E, su tutte, nasce spontanea una domanda: elfi, fate, gnomi, folletti e tutte quelle creature fatate che appartengono al mondo dell’ignoto, esistono? Sulle prime verrebbe chiaramente da dire che si tratta di creature legate al mondo delle fiabe e dei racconti popolari.



Ma quando arrivano testimonianze e segnalazioni, chiaramente la curiosità e la voglia di capire più a fondo, aumentano. E questo è anche uno dei compiti, o meglio degli obiettivi, di Emilia Misteriosa che ha deciso di indagare sul posto. Non è stato scelto il bosco tra I Baroni e Vigoleno, ma quello tra San Lorenzo e Bacedasco, sempre nella medesima area. Non un bosco a caso, ma quello in cui sorge da un po’ di tempo il “Villaggio degli gnomi e dei folletti di Santa Franca”, un suggestivo e simpatico percorso con piccole creature, realizzate a mano dalla gente, in mezzo agli alberi, che culmina all’antico oratorio di Santa Franca. Luogo, anche questo, al centro di segnalazioni, e da secoli “teatro” di avvenimenti misteriosi. Avvenimenti che riguardano, in particolare, l’oratorio. 




Il primitivo edificio venne costruito nel 1223 dai Visconti, dopo che alcuni giovani pastori giurarono di aver visto la Santa (Santa Franca è originaria proprio della zona di Vernasca) seduta su un sasso davanti al rivo, oggi a lei intitolato, mentre si cibava di erbe selvatiche e beveva da una fonte. 
Più volte danneggiato, al centro di contese, e ricostruito (specie nel XVIII secolo), fu anche al centro di eventi prodigiosi. Nel 1744 un bambino di San Polo, riacquistò la vista grazie al contatto con l’acqua della fonte e, due anni più tardi, Pier Francesco Campetti di Paderna, costretto da anni a letto a causa del tifò, guarì miracolosamente dopo aver bevuto la stessa acqua.



Emilia Misteriosa, con i suoi tecnici ed una fidata sensitiva (che da sempre collabora col gruppo), avvalendosi anche della preziosa presenza di StefanoPanizza, esperto di ufologia e di paranormale, curatore di un'interessante blog dedicato ai Misteri di Parma, è stata sul posto, in piena notte, con le proprie attrezzature. Sono state realizzate immagini fotografiche e registrazioni sonore.



I resoconti dei presenti all'indagine:

PAOLO PANNI - Le anomalie, al momento in fase di approfondimento, non sono mancate. Da evidenziare, innanzitutto, lo strano ed insolito silenzio dei boschi. I boschi sono notoriamente, anche di notte, al centro di numerosi rumori prodotti sia dal vento che dall’azione degli animali selvatici. Invece, se si escludono i rumori prodotti dall’abbaiare dei cani di alcune abitazioni non lontane, gli strani e insoliti silenzi del bosco, sono stati avvertiti da tutti i presenti. Vi sono poi stati, a livello di pure e semplici sensazioni personali, anomali comportamenti da parte di alcuni componenti il gruppo. Inoltre, proprio a ridosso dell’oratorio di Santa Franca, le sensazioni si sono ulteriormente intensificate. Ho tra l’altro avvertito una insolita musichetta (ed è bene precisare che tutti gli apparecchi cellulari erano rigorosamente spenti) provenire dal bosco accanto all’oratorio. Tuttavia questo particolare non è stato avvertito dalle altre persone presenti.
Da aggiungere, poi, uno strano lamento, questo sì avvertito da tutti i presenti, simile a quello di un vecchio cane, con poca voce, provenire sempre dal bosco. La cosa che, in questo caso può colpire, è che il lamento sembrava piuttosto ravvicinato, ma proveniente da un’area in cui, almeno nelle immediate vicinanze, non ci sono abitazioni.
Ed infine uno strano cigolio di legno, paragonabile a quello di una vecchia porta che si muove, è stato udito un po’ da tutti i componenti durante il percorso di ritorno: mentre all’andata nulla era stato avvertito. In questo caso, però, il cigolio potrebbe essere stato originato da un vecchio albero.  

FABIA FAVA - Quello che posso dirvi è semplicemente di una sensazione di benessere di tranquillità come da isolati dal mondo e, in quella specie di piccola radura, complice anche le piante che la circondavano ,non si avvertiva il freddo..la sensazione che ho avuto davanti alla chiesetta direi che forse è più di natura mentale soggettiva nulla di più.

ALESSANDRO APPIANI - Sicuramente è stato un sopralluogo molto suggestivo e ricco di fascino. A livello strumentale i rilevatori di campi elettromagnetici e i registratori audio digitali non hanno evidenziato alcuna irregolarità. 
Le poche anomalie riscontrate sono tutte spiegabili razionalmente dalla probabile presenza di fauna boschiva, di animali domestici nelle vicinanze e dai tipici rumori della natura.
Nessuna sensazione personale se non il piacere di una bellissima passeggiata notturna in un bosco e come tetto un magnifico cielo stellato.

ANDREHA RIVI - “ Se avete fantasia andate avanti”: questa la scritta che si legge all’inizio del bosco. Credo che solo la fantasia poteva proiettarci in un mondo fantastico e pieno di emozioni. La realtà invece ci mostra un ambiente silenzioso, neppure un fruscio di foglie causato o dal vento o da qualche animale in cerca di cibo. L’ unico suono percepito è stato l’abbaiare di cani in lontananza probabilmente infastiditi dalla nostra presenza. Personalmente ritengo che non vi sia stato nulla degno di ulteriore approfondimento.

DANIELE PIETTA - Devo essere sincero...per la serata avevo la speranza di incontrare qualche presenza ..o avere qualche sensazione.....purtroppo nulla di tutto questo....però comunque bell'esperienza ...sopratutto perché svoltasi di notte e in un luogo suggestivo e rilassante.....mistero delle mie fughe dal gruppo durante l'escursione era solo per capire se distaccato dal gruppo riuscissi a captare qualche sensazione particolare.....e poi io col buio e solitudine ho un feeling....non so spiegarne il motivo.





Una visita, quella condotta, senz’altro interessante, in un luogo tanto affascinante e suggestivo, quanto misterioso. Da approfondire, prossimamente, con ulteriori verifiche sul posto e nei boschi dei dintorni

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