19 gennaio 2014

MISTERI E PARANORMALE ALLE PORTE DI FIDENZA



di Paolo Panni




“Ca’ delle anime”: un nome, verrebbe da dire, che è tutto un programma. E che non può che attirare quelle persone che, come noi, cercano di indagare nel cosiddetto mondo del paranormale, alla strenua ricerca di qualsiasi dato che possa andare a dare spiegazioni su ciò che si cela nello spazio oltre la vita.





 Stavolta parliamo di una località alle porte di Fidenza, situata a margine della piccola frazione di Bastelli. E, diciamolo subito, qui a regnare sono soprattutto le incertezze. Poco, ben poco, si ha a disposizione sulla storia di questo luogo. Si parla però di cruente e sanguinose battaglie del passato che avrebbero così dato origine all’inquietante denominazione “Ca’ delle Anime”.





Oggi sul posto si trovano un paio di vecchie abitazioni rurali, entrambe abbandonate e in condizioni fatiscenti, con crolli evidenti. Un motivo più che sufficiente per consigliare a tutti di non avventurarsi, per nessun motivo, all’interno dei locali. Una terza abitazione, sempre abbandonata, e in condizioni meno peggiori si trova a qualche centinaio di metri di distanza. Per il resto ci sono solo campi, canali, siepi e fontanili. Il classico paesaggio della campagna parmense. 





Con una propria delegazione, Emilia Misteriosa è stata sul posto. Accompagnata da Germano Meletti, esperto conoscitore e studioso della zona, appassionato e cultore di storia, simpaticamente definito “sindaco di Castione”, quindi della frazione immediatamente limitrofa.




Ed a Meletti, in questo servizio, di seguito diamo subito “la parola”. E’ lui a descrivere caratteristiche e storia del luogo avanzando alcune ipotesi. 




“Oggi – esordisce Germano - voglio parlare di Ca' delle Anime: si trova a Chiusa Viarola, a Nordest di Bastelli, molto all'interno della Strada Bellaria. Fino ad una cinquantina di anni fa una strada, parallela a quella menzionata, lambiva proprio questo sito, poi, visto che alcune costruzioni sono sorte in Strada Bellaria e nessuna su quella strada, quest'ultima è andata in disuso, mostrando comunque ancora ampie tracce di ghiaia a disegnarne la stretta carreggiata, oggi totalmente coperta da alta ed abbondante vegetazione. Arrivando da Bastelli bisogna parcheggiare su Strada Bellaria ed addentrarsi su una carraia per circa un chilometro. Tutt'attorno fontanili, qualcuno dei quali coperto per ragioni di sicurezza, la zona dei fontanili è piuttosto ampia, copre praticamente tutta la zona a sud di Ca' delle Anime, fino a ben oltre Bastelli dalla parte Sud (più verso Sudovest, meno, seppur presenti, verso Sudest). Basti pensare che tutti i canali ed i fossi del circondario hanno sempre acqua limpida tutto l'anno, anche in periodi altamente siccitosi.
Ma torniamo – prosegue Germano - alla Ca' delle Anime: obbligatoriamente, dicevamo, bisogna parcheggiare sulla strada Bellaria e percorrere il lungo tratto di carraia che ci separa dal sito. Man mano che ci si avvicina l'aspetto della costruzione più vecchia, o almeno in apparenza perchè l'altra potrebbe aver subito restauri nel corso degli anni, mostra un aspetto tetro, desolante, indipendentemente, anche se accentuato, dall'evidente stato di abbandono in cui versa. Anche l'altra costruzione, quella apparentemente meno vecchia, è abbandonata da tempo: l'ultima famiglia che ha abitato qui se n'è andata da almeno cinquant'anni, vistosi crolli interni lasciano intravedere larghissime "fette" di cielo, vetri rotti ovunque, tracce di camini spenti da tanto tempo.

E' risaputo che questo luogo è ad alto interesse storico, è posto su un sito etrusco-romano, tant'è vero che anche il Comune di Fidenza nel Psc di recente approvazione ne preclude qualunque costruzione, contrasssegnando la zona con una croce di Malta che ne conferma l'alto interesse storico. Quasi otto anni fa, quando tracciavo il percorso della prima edizione della marcia podistica non competitiva denominata Marcia dei Fontanili Memorial Michele Rossi, mi incuriosì quel nome, Ca' delle Anime, così definito su una cartina della zona. La mia curiosità storica mi portò a conoscenza della presenza di insediamenti romani ed etruschi, ma quel nome...
Mi interessai ovunque fosse possibile, compresa una "intervista" al compianto Don Amos, anch'egli conosceva benissimo la presenza storica di insediamenti delle epoche indicate, ma non seppe ricollegarsi al nome ed all'eventuale conseguente motivo. Un giorno – ricorda - parlo sempre di più di sette anni fa, una persona, non ricordo chi fosse, ma mi disse con certezza dell'accadimento di un fatto d'arme in quel luogo, moltissime furono le vittime, da qui, forse, parlando di "quelle povere anime" si è giunti alla definizione di Ca' della Anime. Naturalmente la mia ricerca non si fermò, anzi la cosa fece da perno, rilanciandomi a percorrere i vari secoli in cui potrebbe essere collocato un simile fatto d'arme, sconosciuto ai più. Ho ricercato tra scontri, possibili tra il 1200 ed il 1600, che possano essersi verificati tra parmigiani e piacentini, o tra parmigiani e cremonesi o qualunque altra combinazione possibile o giustificabile da collocarsi in quel periodo”. Ed ecco, quindi, la personale ipotesi di Meletti. “Dopo varie supposizioni, più o meno credibili – sottolinea - sono giunto ad una conclusione, come spesso succede in questi casi, tutta da dimostrare. Reduce dalla sanguinosa Battaglia dei Muroni di Sanguinaro, potrebbe essere passato di qui Federico Barbarossa. Questo perchè alcune informazioni, sempre da verificare, portano a scaramucce, piccoli scontri o battaglia vera e propria, che si sarebbe svolta in località Podere Lazzari, appena prima di Soragna percorrendo la provinciale Busseto-Soragna-Fontanellato-Parma. Questa località si trova sulla destra della provinciale, appena prima della rotonda di recentissima costruzione ed è ben visibile in quanto si trovano in loco piccoli cumuli di terra, simili in tutto e per tutto alle collinette che segnalano la presenza di villaggi terramaricoli, ipotesi comunque da scartare per quest'ultima epoca.Vaghe informazioni raccolte anni fa (era più o meno l'epoca in cui insieme a Don Amos entrammo nei sotterranei di Castione) qualcuno mi accennò alla possibilità della presenza qui di Federico Barbarossa, sottolineata appunto da un fatto d'arme, seppur di secondaria importanza. Ricostruendo un itinerario ideale da Sanguinaro alla località Podere Lazzari, potrebbe starci tutto un passaggio da Ca' delle Anime, distante in linea d'aria non più di due o tre chilometri dalla località soragnese, tra l'altro allora lambìta dalla strada scomparsa da una cinquantina d'anni e parallela alla Strada Bellaria. Quest'ultima oggi compie due curve a gomito, una a destra e subito dopo a sinistra, poche centinaia di metri a Nord ci Ca' delle Anime, per andare a ricalcare quella strada, il cui tratto più a sud è scomparso. Mi rendo perfettamente conto dell'alto rischio di sparare stupidate, ma questo rischio ci sta tutto, anche per persone ben più esperte e navigate del sottoscritto, basti pensare al Pigorini che inizialmente collocò la datazione della Terramara di Castione Marchesi addirittura nell'Età della Pietra, seppur ravvedendosi successivamente, quindi concedete anche a me questa tolleranza, mi riprometto di ragguagliarvi in futuro non appena avrò trovato altri riferimenti più sicuri e precisi”.

Ecco quindi l’ipotesi, affascinante e tutta da dimostrare (per questo appunto ogni approfondimento sarebbe utile), di Meletti.




Come dicevamo, Emilia Misteriosa con una propria delegazione è stata sul posto, per una breve indagine. Che non ha prodotto, a livello di strumentazioni, alcun risultato degno di nota. Ma è stata, appunto, una indagine molto breve, voluta soprattutto per conoscere l’ambiente, le sue caratteristiche e verificare eventuali primi spunti d’interesse. Da approfondire quindi, prossimamente, con una indagine più accurata. 






Come noto, il nostro gruppo è formato sia da tecnici che da persone sensibili, in modo tale da arricchire ed approfondire le indagini, cercando anche di trovare riscontri tecnici a quanto sostengono di avvertire i sensitivi. 





Per l’occasione era presente la sensitiva Gloriana Astolfi che ci ha quindi riferito quanto segue:


“Visto già a distanza il luogo mi è apparso interessante. Le case quasi in rovina e i campi circostanti erano "vivi e parlanti" Avvicinandomi ho avvertito immediatamente la contrazione al plesso solare, sensazione che mi prende improvvisa e inequivocabile quando il posto è abitato da presenze. Da subito ho "sentito" che queste appartenevano ad un passato molto più antico delle guerre napoleoniche e del Barbarossa. Infatti in una delle stanze della casa mi è arrivata immediata l'immagine della sepoltura sacra etrusca di una donna e di una parte della sua storia. Ho visualizzato i monili, il panneggio verde e corna di cervo (queste ultime erano probabilmente riferite all'incidente di caccia). In seguito abbiamo localizzato la sepoltura della sorella con i figli.  Ritengo necessario ritornare sul posto per approfondire ulteriormente l'indagine: credo che questo luogo abbia ancora molto da dirci. Ringrazio tutti per la collaborazione paziente e professionale, che ci ha permesso di lavorare con serenità”. 




A questo punto, quindi, non ci resta che attendere la prossima indagine, sul posto, in seguito alla quale vi terremo aggiornati su eventuali e nuovi dati raccolti. 



3 commenti:

  1. Sulla questione del nome.senza fonti sicure tutto rimane nel limbo dell'incertezza.
    Del resto per rendersi conto della difficoltà per stabilire chi sia stato e quando possa essere accaduto,basta pensare all'ampiezza e complessità della battaglia di Fornovo nel 1495 o il massacro dei frati cistercensi di Chiaravalle della Colomba attribuito a soldataglie collegate a Federico II.
    In un recente studio sulle popolazioni Europee è risultato che noi italiani possediamo il più vasto e differenziato patrimonio genetico, a testimonianza dei mille progenitori che hanno imperversato nella nostra Penisola.

    RispondiElimina
  2. Esatto Giorgio....ci sono molte incertezze (e non a caso uso il plurale....La battaglia e il massacro citati sono temi parecchio complessi....oltretutto su Ca' delle Anime si parla anche di eventi "napoleonici" (ai quali decisamente non credo....essendo troppo recenti e, quindi, se fossero veri si saprebbe qualcosa di più). Peccato che don Amos (grande sacerdote e grande storico) non ci sia più....Poteva essere importante nel darci qualche dettaglio in più. Speriamo che dal Cielo, don Amos (che in Paradiso avrà trovato grandi materiali per completare i suoi studi), ci dia qualche indicazione :-)

    RispondiElimina
  3. Mi sono pisciato nei apntaloni, ci sono stato, j non lo consiglio!

    RispondiElimina