15 ottobre 2015

DOPPIA INDAGINE ALL'INTERNO DELLA ROCCA DEI ROSSI DI SAN SECONDO PARMENSE




Per la prima volta nella sua ultrasecolare storia, la monumentale Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense è stata al centro di una doppia indagine compiuta, in esclusiva, dalla nostra associazione. La prima condotta “a porte chiuse”, vale a dire con la sola presenza di tecnici, sensitivi e collaboratori del nostro gruppo. La seconda, invece, aperta al pubblico: caratterizzata, per altro, da una larga partecipazione di persone.

Se tutto questo è stato possibile va innanzitutto espresso il ringraziamento all’Amministrazione comunale di San Secondo Parmense, e all’assessore Ketty Pellegrini, coi quali sono stati stipulati gli accordi necessari. 



Va anche aggiunto che entrambe le indagini sono state ostacolate dalla concomitante presenza di eventi esterni (che si sono svolti nelle immediate vicinanze del maniero): questo ha reso ancora più complesso il lavoro di tecnici e sensitivi. Ma alla fine, nonostante le difficoltà, tutto è stato realizzato utilizzando le tecniche già consolidate e più volte utilizzate dalla nostra associazione. Tecniche che si riassumono, molto brevemente, nel lavoro “incrociato” di tutte le persone coinvolte: tecnici e sensitivi, appunto.

Un lavoro, quello realizzato, che ha per altro permesso di ottenere alcuni risultati interessanti. Risultati che, in linea con la prudenza sempre utilizzata dalla nostra associazione, sono tuttora al centro di approfondimenti ed accertamenti. Si conta inoltre di tornare prossimamente nella stessa Rocca per ulteriori e più sofisticate verifiche. 

Pochi ma doverosi cenni, ora, sulla grande storia del maniero. 


La Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense, prima fortezza medievale poi sfarzosa residenza rinascimentale, fu abitata da una delle famiglie più illustri del Parmense: quella dei Rossi. 
Al suo interno si trova superba la Sala delle Gesta Rossiane; suggestivo e unico il racconto, in 17 riquadri, dell'"Asino d'Oro" di Apuleio.

La Rocca custodisce interventi artistici di allievi di Giulio Romano, Baglione, Samacchini, Bertoja, Procaccini, Paganino. Interventi artistici, i loro, che equiparano la sontuosità della Rocca alle corti medicee e gonzaghesche, strettamente legate al casato di San Secondo. L'imponente apparato di affreschi è ancora oggi perfettamente conservato.

Passando alla doppia indagine realizzata va subito evidenziato che, in occasione della serata aperta al pubblico, ci sono stati ospiti che durante il percorso tra le sale del maniero hanno riferito di aver avvertito sensazioni e “sentito” possibili presenze. In un caso in particolare uno degli oggetti posizionati sul pavimento, come hanno potuto notare i presenti, ha avuto un leggero movimento, che al momento non trova alcuna giustificazione plausibile. 

Ecco, invece, di seguito, le testimonianze dei soci di Emilia Misteriosa presenti alle due serate.

ALESSANDRO APPIANI: 
Ho preso parte solo alla seconda indagine, quella aperta al pubblico. 
Ottima la partecipazione e il coinvolgimento dei presenti.
Durante la serata diverse persone hanno provato sensazioni particolari e una di loro addirittura ha avuto una presunta interazione.
Gli strumenti e il materiale raccolto dal nostro gruppo non hanno evidenziato nessuna irregolarità degna di nota.
E' in fase di studio una registrazione audio realizzata da un signore presente alla serata che ci ha gentilmente concesso l'uso e l'analisi del file.
Vi terreno aggiornati sui risultati dei controlli effettuati sulla registrazione.


GLORIANA ASTOLFI (sensitiva):
Da subito la Rocca di S. Secondo l'ho percepita "abitata" : è una sensazione istantanea che arriva come ne varchi la soglia. Presenze in più punti, sia nel cortile esterno che in alcune stanze e sempre l'impressione di essere osservata. Aromi di cere al miele ( abbiamo verificato con le guide che non erano state accese candele da tempo e comunque non al miele), una porta trovata aperta, quando tutto il gruppo era certo fosse stata richiusa. Una stanza dove regnava una pesante sensazione di angoscia proveniente da una "presenza "femminile con la quale ho avuto un contatto e un " dialogo". Un'altra stanza " abitata" da un bambino con accanto antichi giochi. E altre " presenze"ancora, maschili e femminili, alcuni con storie da raccontare. Purtroppo l'indagine e' stata disturbata dai suoni provenienti dal luna park vicino. ( ma questo, se credete, lo possiamo omettere). Luogo estremamente interessante per un sensitivo. Rimane il desiderio di ritornare per conoscere e approfondire ulteriormente


GIOVANNA BRAGADINI (sensitiviva):

Nonostante le interferenze esterne di cui parlava Paolo entrambe le serate si sono rivelate molto interessanti, e con buona partecipazione del pubblico. Durante le visite guidate è stata rilevata una registrazione molto interessante, attualmente al vaglio dei tecnici


PAOLO PANNI:
Il mio compito è stato quello di realizzare immagini video e fotografiche. Personalmente, in occasione dell’indagine a “porte chiuse”, posso affermare di aver apparentemente notato, in una delle sale, un’ombra impercettibile, di colore nerastro, muoversi rapidamente verso l’uscita. Fatto, questo, di cui ho immediatamente parlato coi presenti. La cosa più incredibile tuttavia si è verificata un’oretta più tardi, in un’altra sala all’interno della quale, utilizzando una semplice fotocamera reflex digitale (senza l’uso di infrarossi o ultravioletti) ho realizzato una fotografia nella quale sembrava di scorgere una figura diafana. Fotografia, questa, che ho subito sottoposto all’attenzione dei presenti riscontrando, in loro, un’evidente sorpresa. Ci si è quindi ripromessi di osservare meglio, l’immagine, una volta scaricata sul computer. Tuttavia, con mia grande sorpresa, una volta giunto a casa, nella scheda di memoria della fotocamera, non era più presente alcuna immagine realizzata in quella sala. Il sottoscritto ha all’attivo migliaia e migliaia di foto realizzate e mai, prima d’ora, mi era capitato di assistere alla “scomparsa” di immagini dalla scheda di memoria. Da evidenziare, tra l’altro, che tutte le foto scattate quella notte nel resto del maniero, si sono perfettamente conservate. A tuttoggi non sono in grado di motivare il singolare accaduto sul quale sospendo ogni giudizio. 


Da evidenziare, infine, che alle due indagini compiute si deve anche aggiungere una conferenza che la nostra associazione ha tenuto nella sala delle ex scuderie della Rocca dei Rossi al fine di presentare le nostre attività ed i primissimi risultati dell’indagine “a porte chiuse”. Conferenza che ha visto la partecipazione di un buon numero di persone e gli interventi, tra gli altri, anche dell’assessore Ketty Pellegrini e dello storico locale Pier Luigi Poldi Allaj, esponente dell’associazione Corte dei Rossi e grande esperto e studioso della rocca di San Secondo Parmense.





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